“Addio Anni 70”

Segnalo questa mostra dal titolo “Addio Anni 70″ – Arte a Milano 1969/1980” a Palazzo Reale (Milano).

Qui di seguito una recensione della mostra:

“..Un evento che studia il decennio che intercorre tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta. La mostra, a ingresso gratuito è stata creata dal Comune di Milano- Cultura e Palazzo Reale; il progetto propone un’esposizione curata con rigore scientifico, una mostra dove espongono oltre 70 artisti che dimostrano come Milano sia stata negli anni Settanta una delle capitali europee nel mondo dell’arte.

Il percorso espositivo si sviluppa come una delle possibili letture di quell’ epoca, attraverso una serie di opere che mettono a confronto non solo le “conosciute” pitture, sculture, fotografie e video, ma la performance, l’happening, gli spettacoli teatrali e la danza. I lavori in mostra sono 230, disposti in 28 stanze: oggetti, sculture, fotografie, libri, video, manifesti e installazioni, per un itinerario che supera qualsiasi criterio cronologico; tutto ciò crea un’atmosfera originale e carica di significato.

Paola Nicolin, curatrice della mostra afferma: «È l’irregolarità dei tragitti, che animano la scena artistica milanese, una delle principali caratteristiche a cui si è prestato attenzione, nell’immaginare un possibile percorso di opere, artisti e situazioni». Per Bonami «La mostra è una “verifica” sulla nostra memoria, rivolta a chi ha vissuto un’esperienza diretta di quel periodo, ed è una sorta di test su coloro che sono nati nei decenni successivi, per capire quanto abbiano lasciato il segno, politico ed estetico”.

La mostra vuole presentare una situazione ambigua nella stagione delle speranze del’68, in una Milano dove convivono violenza e voglia di rinascere, una duplice dualità d’intento che solo l’arte può rappresentare. Chi ha vissuto realmente in quegli anni ricorda sicuramente le manifestazioni, i muri pieni di scritte, la voglia di ribellione, l’idea che il mondo sarebbe diventato migliore.. ..

In quegli anni la gente manifestava le proprie ideologia in piazza contro la guerra in Vietnam, anche se in quella stessa piazza la gente veniva sparata. L’arte degli anni Settanta presenta un profondo cambiamento rispetto a quella del passato: performance e sperimentazioni di ogni genere, voglia di stupire, aggredire, provocare.

Stiamo parlando del decennio dell’arte concettuale, un genere di arte che indaga su se stessa, sulla motivazione di cosa renda un oggetto un’opera d’arte; così nello stesso momento in cui nelle piazze la rivoluzione grida, l’arte cerca solo il silenzio; in quegli anni si forma il movimento denominato Fluxus, a Milano troviamo artisti come John Cage.

Una mostra da vedere e rivedere per assaporare un po’ del nostro passato, di quegli anni così rilevanti per la storia dell’arte milanese.”

Alcune immagini delle opere esposte all’interno della mostra

Daniel Spoerri, Un petit déjeuneur comme tout les autres mais different, 1972

Ugo Mulas, Il laboratorio. Una mano sviluppa, l’altra fissa (a sir John Frederik William Herschel), 1970-72

Tetsumi Kudo, Votre Portrait, 1970-74

Sergio Dangelo, Bella come la bella Blanzesmano, 1963

Gabriele Basilico, Proletariato Giovanile, 1976

Christo, Wrapped monument to Vittorio Emanuele (project for Milano, Piazza Duomo), 1970.

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